Queste frasi rappresentano l’incredibile e sorprendente effetto della memoria olfattiva, un meccanismo naturale di recupero delle trascorse emozioni, che noi, abituati ad incasellare razionalmente qualsiasi informazione, cerchiamo di inserire in una griglia.
Pochi sanno che attivando la nostra memoria olfattiva attraverso l’odore, in realtà andiamo a lavorare sul nostro inconscio; quello che accade è che il ricordo attivi la stessa emozione che abbiamo provato nel momento in cui abbiamo depositato quell’odore nella nostra memoria olfattiva, un po’ come rivivere un flashback emozionale grazie alla sollecitazione olfattiva.
Il nostro cervello emotivo si mette in moto e ci fa confrontare con una vecchia emozione dentro di noi, certamente sepolta sotto miliardi di altre informazioni, costringendoci a rielaborarla. Questo processo ci consente di crescere, di accogliere momenti dimenticati, di vedere le cose con gli occhi più sapienti di oggi, di un momento più maturo della nostra vita. E’ incredibile ma, così facendo, dentro di noi avviene un ping pong emozionale che libera migliaia di emozioni soffocate, che in qualche parte del nostro passato ci hanno confuso, bloccato e portato disarmonia.
Questo processo è analogo all’instaurare una relazione con noi stessi, cosa che a volte abbiamo paura di fare, perché rimanere nella condizione in cui siamo, tutto sommato, è sempre più rassicurante dell’andare incontro all’ignoto. La differenza sta nel fatto che annusando un profumo facciamo una cosa gradevole senza attribuirle un grande peso, non pensiamo che sia un’azione potente, che possa smuovere chissà quali situazioni sconosciute e questo ci permette di farlo con tranquillità, predisponendoci a un momento piacevole.
Quando invece pensiamo di andare da un professionista per parlare di noi e dei nostri problemi, già il nostro umore cambia perché in quel modo abbiamo dato consistenza ad un problema che, evidentemente, da soli non riusciamo a risolvere; poi pensiamo a quanti soldi stiamo spendendo per farlo, magari sottraendoli ad altre cose necessarie e all’imbarazzo di raccontare le proprie intimità ad una terza persona, e così via. Il risultato è che per avere un miglioramento a volte occorrono mesi o anni.
Chi considera la profumeria botanica uno strumento di benessere, lo usa sempre, in ogni luogo, in ogni momento, semplicemente annusando il profumo, lasciandosi andare alla gradevolezza di aromi sapientemente miscelati, seguendo il personale gusto o istinto.Ciò innesca istantaneamente un’elaborazione emotiva che spesso coglie impreparati e sconcerta, proprio perché non riusciamo a credere che una singola olfazione possa scatenare reazioni potenti.
Personalmente ho assistito moltissime volte a reazioni forti e intense, di commozione e di felicità, o anche di semplice trasformazione del gusto olfattivo nel giro di pochi minuti, di persone che alla prima olfazione amano un profumo e alla seconda quello stesso profumo le lascia indifferenti o addirittura non piace. Altre volte ci vuole più tempo per avviare un cambiamento e questo accade a seconda di quanto noi siamo effettivamente liberi da pregiudizi e disposti a guardarci dentro.