Non so se ci avete fatto caso, ma questi profumi sono in genere fatti con gli agrumi, frutti accomunati da una buccia ricca di sostanze odorose. Profumi freschi e divertenti che ricordano la primavera della vita e fanno sorridere.
L’arancia è il frutto del sole, tonda, dorata, luminosa.
Gli oli essenziali degli agrumi, in termine tecnico, si chiamano essenze e non oli essenziali.
Questo perché vengono distillati mediante pressatura a freddo delle scorze, e pur rimanendo un prodotto veramente naturale, sono delicati e deperibili: devono essere protetti dalla luce e dal calore e devono essere utilizzati entro un anno dall’apertura della boccetta.
Differiscono, in effetti, dagli oli essenziali prodotti attraverso la distillazione in corrente di vapore; questi ultimi passano attraverso alte temperature e questo processo li tempra per resistere a condizioni difficili e, proprio per questo, hanno una durata di vari anni, a volte addirittura migliorano invecchiando e danno un’ottima risposta a condizioni di conservazione non diligenti.
Altro elemento di attenzione per gli oli essenziali provenienti dagli agrumi, è che reagiscono con la luce del sole e quindi possono macchiare la cute se ci si espone ai raggi solari dopo averli usati con un massaggio.
Questa relazione con il sole, con la temperatura e con il calore mi affascina, e mi verrebbe spontaneo cercare un parallelismo con il calore della compagnia, con il tepore del sole sulla pelle e con la perfezione
della rotondità.
Ma le mie supposizioni istintive nascondono, in effetti, una storia millenaria di miti e leggende, racconti che danno agli agrumi molte caratterizzazioni simboliche di grande suggestione.
Originari della Cina, gli agrumi compaiono in testimonianze scritte del 2200 a.c., ma per arrivare a culture più familiari a noi, facciamo un grande salto fino all’antica Grecia, dove l’arancio compare nei racconti di
Esiodo; in un’isola leggendaria dove il giorno e la notte s’incontravano, in questo paradiso terrestre, custodito da tre bellissime fanciulle chiamate Esperidi, si ergeva un albero dai pomi dorati che rendevano immortale chiunque li mangiasse.
Proprio riprendendo il nome delle leggiadre fanciulle, i profumi a base di agrumi sono anche chiamati esperidati, che è un termine usato specificamente per la profumeria dove ha il significato di “agrumato”.
Curiosa anche la specificità dell’arancio amaro, che è una delle poche piante che dà oli essenziali da tutte le sue componenti, sia dal frutto (arancio amaro), che dal fiore (neroli), che da foglie, rametti e frutti acerbi (petit-grain).
Fra gli agrumi, il mandarino è il più delicato ed è molto adatto anche per i bambini perché addolcisce qualsiasi animo; la sua parola chiave è ABBRACCIO.
Utile quando siamo molto suscettibili e quando c’è la paura dell’abbandono.
Il limone è completamente diverso perché è un potente attivatore, quindi è indicato nei casi in cui è necessario uno stimolo all’azione, quando c’è un blocco che si presenta come pigrizia o astenia.
Al contempo è un olio essenziale che aiuta molto la concentrazione e la capacità di mettere a fuoco.
L’arancio rappresenta l’ottimismo e la possibilità di risolvere i problemi con leggerezza, contrasta l’ansia e arrotonda le spigolosità della realtà quotidiana.
Aiuta a sorridere e a guardare con positività agli eventi.
L’olio essenziale di pompelmo è un rimedio sbloccante, aiuta a porre fine a tutte le situazioni stagnanti che ci trovano in uno stato di apatia e tristezza.
Aiuta a ricominciare a vivere con entusiasmo. Di supporto quando si sta cercando di smettere di fumare.
Il lime, che in italiano si chiama limetta, è un olio essenziale che sostiene la spensieratezza, aiuta a sdrammatizzare e riporta l’attenzione sul qui e ora.